Quando avevo 17 anni ho avuto un ictus,ora vi scriverò la storia.
Sono nata nel 1984 e da quando avevo 2 anni soffrivo di mal di testa, ma non mal di testa normali, erano forti da sbattere la testa sul muro. Mia mamma si preoccupò e mi fece fare una visita, dove poi i dottori dissero che tutto andava bene e che non avevo nulla di che. Come sappiamo una mamma ha un sesto senso materno, lei percepisce se il proprio figlio ha qualcosa che non va, e così è stato per mia madre ,insistette, ma non cera nulla da fare. Gli anni 80 non erano come oggi che ci sono macchinari che se usati bene possono aiutare ma forse la cosa che non è mai cambiata è come lavorano i dottori (pensiero MIO). Crescendo diventai una bambina molto vivace e molto bugiarda tanto che a mia mamma le venne l'esaurimento nervoso. Quando era giunta l'ora di prendere il cammino della scuola non ero come le altre, brave con la voglia di studiare; in prima elementare sono stata poi bocciata, non potevo andare avanti quando non sapevo ne leggere ne scrivere. Per le maestre, i dottori ed i miei genitori era difficile capire quando io stavo veramente male perchè ero sempre bugiarda e credevano che io lo facessi per stare al centro dell'attenzione. Alle medie mi hanno promosso con la sufficienza, non ero come alle elementari ma non avevo comunque voglia di studiare.
Avevo 16 anni (credo) quando finii le medie e dicessi di andare a lavorare al ristorante San Guido da mia sorella e poi iniziare un corso in Ospedale per assistenza agli ammalati,un lavoro che mi piaceva molto, aiutare è una cosa bellissima. Conobbi il mio ex e finito il corso credo di essere tornata a lavorare al ristorante. A 17 anni feci la baby sitter e decisi anche di prendere la pillola perchè non volevo rimanere incinta come era capitato a mia mamma a quell'età, ma non dovevo prendere la pillola perchè la mia salute non me lo permetteva; nessuno si immaginava, forse i dottori che mi fecero fare un paio di volte gli esami fino a che i valori non erano più sballati; se penso a quella ragazza, penso che era stupida e priva di cervello perchè a quell'età, secondo me, ero un po troppo bambina; fumavo, perlomeno non come un turco, ed ammetto di aver provato lo spinello.
Un giorni dissi a mio padre di portarmi in ospedale perchè avevo male al petto dalla parte del cuore; andai con lui al pronto soccorso e quando arrivò il mio turno l'infermiere mi visitò, o meglio non posso dire che egli mi visitò perchè non fece nulla, mi guardò e disse: "il fumo... la pillola...", credo che invece l'infermiere credeva di essere il Doctor House che basta che ti guarda e sa cosa hai!! Non Fece nulla, ne prendermi la pressione o che, nulla. Dopo aver finito quella spece di visita andai a casa del mio ex, sembrava una cosa programmata e fu l'ultima sera che feci l'amore con lui.Il giorno dopo mi svegliai verso le 8 e andai in bagno per fare i miei bisogni e parlai con mia madre sul fatto che la signora da cui andavo a fare la babysitter non avesse più bisogno di me e che quindi avevo dei giorni liberi; mia madre poi uscì ed io tornai a letto. Quando mi svegliai. credo tra le undici e mezzogiorno, mi sentii strana, come staccai la schiena dal materasso e tentai di parlare, parlai male, tentai di alzarmi e di camminare, ma credo che caddi, non ricordo. Credo di essere riuscita ad andare in bagno strisciando o tentando di camminare tenendomi da qualche parte, ero sola in casa ed anche se non riuscivo a pensare, non avevo paura; tornai a letto e caddi nel lato destro del letto a castello; quando arrivò mia madre si mise a borbottare che la casa era in disordine, chiamò le mie amiche ed il mio ex per vedere dove fossi e infine me. Quando ha visto che non risposi andò in camera mia per rimettere apposto e finalmente mi notò; chiamò mia sorella e continuava a dire che ero morta, ma io ero coscente, solo non capivo che cosa stesse succedendo.
Da li non ricordo, mia sorella dice che l'ambulanza era un po in ritardo e che dovettero chiamarla più volte e quando mi misero nell'ambulanza io ebbi come delle crisi epilettiche e quando arrivai al pronto soccorso i dottori mi visitarono esordendo con un "Signora, ma sua figlia usa droga?", continuavano a chiedere perchè non capivano cosa avevo e poi c'era un litigio con l'ospedale di Alessandria che non voleva prendermi perchè ero troppo giovane; l'ospedale di Acqui Terme se penso a quel tempo mi ha deluso perchè un ospedale deve essere preparato a tutto, mi hanno lasciata chi sa dove per 7 ore per litigare con Alessandria se prendirmi o no, non sapevo che per salvar la vita ci fossero le fasce d'età! Ma alla fine arrivò un angelo che mi portò ad Alessandria fregandosene se non mi volevano. Quando Arrivai la i dottori mi visitarono subito e da li capirono che era un ictus, tre ore di vita mi furono date, ma io Elide, passai la notte e rimasi in coma per un pò e quando mi svegliai da li la mia vita cambiò.
La mia vita cambiò di colpo, non parlavo e non muovevo nulla tranne che gli occhi e sbattendo gli occhi si poteva capire se dicevo si o no. Da quel giorno iniziai una scalata in una montagna infinita, entrai e uscii dagli ospedali. ma prima di uscire dalla Salus, i miei spesero cinque milioni di lire dell'epoca per un dottore svizzero che sosteneva io potessi migliorare se lo volevo, forse è stato uno dei pochi a darmi una speranza visto che altri dicevano che non ve ne erano p molto poca; insomma quel poco fiducia che mi è stata data mi ha aiutato ad averne a mia volta, solo quando iniziai andare ad Ovada una dottoressa mi diede veramente fiducia. Bhe io ho un difetto principalmente ed è quello di essere pigra ed è una cosa brutta per una come me.
La cosa che mi fa rabbia è che certi dottori se sanno certe cose non te lo dicono; mia mamma fece una visita per il diabete e parlando di me il dottore le ha detto del Besta per fare degli esami specifici, il Besta è buono come gli altri, però li ho scoperto delle cose che mi hanno fatto vedere la vita diversamente, immagino che certi dottori hanno un limilite nel fare le cose, ma io mi sono anche trovata dottori che non dicevano nulla, tanto la vita è mia non loro.
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